Nel 1989, una rivolta sociale in Venezuela, soprannominata “EL
CARACAZO”, fu il risultato
del malcontento della società
Venezuelana davanti al deterioramento del livello di vita.
L’inflazione era del 45,3%, si
aggiunse poi la disuguaglianza
sociale ed economica del popolo venezuelano e l’annuncio dell’aumento della
benzina, esplose così la rivoluzione involontaria dei venezuelani.
Questa crisi portò, in seguito, ai due colpi di Stato che si verificarono due anni dopo, uno dei quali ad opera del defunto Tenente Colonnello Hugo Chàvez Frìas, i sovversivi, giustificati dala grave crisi, attuarono il colpo di Stato con conseguenze che tutti conosciamo.
Questa crisi portò, in seguito, ai due colpi di Stato che si verificarono due anni dopo, uno dei quali ad opera del defunto Tenente Colonnello Hugo Chàvez Frìas, i sovversivi, giustificati dala grave crisi, attuarono il colpo di Stato con conseguenze che tutti conosciamo.
Oggi, dopo più di 15 anni di
rivoluzione e in nome di un popolo che ha consegnato il potere nella speranza
di risolvere i propri problemi, è diversa la situazione in Venezuela?.
Purtroppo dobbiamo dire di no! Al momento, l’inflazione è del 56,2%,
riconosciuta dallo stesso Nicolas Maduro, e frutto delle letali politiche
economiche varate nel corso degli anni. L’erroneamente chiamato “Bolìvar
Fuerte” è la moneta più svalutata al mondo, la mancanza di cibo è una
deplorevole realtà che i venezuelani giorno dopo giorno devono affrontare,
l’insicurezza ha raggiunto cifre paragonabili solo a quelle di paesi in guerra
permanente, alla fine del 2013 si sono registrati 25.000 omicidi, senza tener
conto delle rapine, dei sequestri, violazioni, furti, ecc.
Il tutto, davanti agli occhi di
uno stato negligente e complice, che ha provveduto ad armare ed istruire i
criminali del paese. Per citarne, solo, alcuni aspetti della grave crisi
sociale, politica ed economica in cui versa il Venezuela, perché è difficile
ammettere che il trionfo più rilevante di questo regime è la divisione tra la
popolazione venezuelana in due schieramenti: chavisti ed oppositori. Siamo
divisi e ci combattiamo a vicenda.
Hanno consegnato la ricchezza del
paese a Paesi stranieri per comprare le coscienze e proteggere i propri
interessi. Perciò, ora, paesi come Cuba, Nicaragua, Argentina, Bolivia,
Ecuador, Uruguay tra gli altri, che sono stati favoriti dalle risorse
venezuelane, tacciono, appoggiando il governo, rendendosi complici degli
omicidi e della barbarie che si vive in Venezuela. Voi, signori rappresentanti di
questi paesi, avete la mani macchiate di sangue venezuelano.
Se, nella Venezuela fine anni ’80 erano motivate la protesta e i colpi di stato, ora più che mai gli stessi e peggiori problemi ci obbligano ad uscire per strada a manifestare contro questo regime disattento e marionetta dei cubani.
BASTA insicurezza, BASTA criminalità impune, BASTA repressione, BASTA censura e politica bavaglio, BASTA mancanza di cibo, BASTA inflazione al 56%, BASTA con le inefficiense di uno stato totalitario e tirano...
VENEZUELA NON ARRENDERT!!!